I primi biodistretti nati fanno parte della Rete AIAB, che conta oggi 22 distretti attivi.

Il biodistretto si basa su tre fondamenti principali:

• L’importanza delle filiere biologiche e la loro integrazione con altre filiere connesse, come turismo e artigianato;
• Il rapporto costante con le amministrazioni locali, a cui spetta il compito di agire coi loro strumenti sulle priorità del territorio emerse;
• Il coinvolgimento e la sensibilizzazione dei cittadini, sia come destinatari delle azioni di formazione sia come attori, le cui scelte possono determinare un impatto sul territorio.

I distretti biologici propongono un modello innovativo per lo sviluppo rurale, basato sui valori dell’agricoltura biologica e dell’agroecologia. La cooperazione per fini ambientali costituisce, per eccellenza, la cornice di azione del distretto biologico, in quanto l’azione ambientale permette di coniugare lo sviluppo dell’agricoltura con obiettivi di sviluppo locale.

I Biodistretti in Italia

Biodistretti del Veneto

La superficie Biologica in Veneto

La superficie biologica in Veneto è passata dai 27.979 ettari del 2017 ai 48.338 ettari del 2019 e la % di SAU BIO su quella totale è salita dal 2,1 quando sono partiti i primi biodistretti al 6,2 di oggi

PRESENZA DEL PARCO REGIONALE DEI COLLI EUGANEI

Forte sensibilità alla salvaguardia della biodiversità, alla sostenibilità ambientale e paesaggistica.

TURISMO RURALE

(cicloturismo,turismo naturalistico) Vicinanza alla zona termale e alle città d’arte.

Spiccata vocazione turistica dovuta alla vicinanza della costa e alla presenza di un territorio in cui sono sviluppati importanti itinerari enogastronomici, turismo rule e percorsi fluviali e cicloturistici.

Area ad alta vocazione ambientale, caratterizzata dalla presenza di aree protette come la laguna di Venezia.