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STORIA E CULTURA

Tra preistoria e storia, tra guerre e invasioni, l’Altopiano dei Sette Comuni è un grande intreccio di eventi e leggende, saldamente radicato nelle tradizioni e nella cultura di questi luoghi.

LA PREISTORIA

Già in epoca preistorica, l’altopiano è teatro di vita umana, testimoniata dalle numerose incisioni rupestri diffuse in tutta l’area. Nel museo di Gallio si possono recuperare le tracce dei popoli preistorici dediti alla caccia e all’uso di rudimentali strumenti di pietra con cui tagliavano, costruivano e realizzavano tutto il necessario alla sopravvivenza. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce un interessante scenario nel quale la storia dei nostri antenati viene ricostruita attraverso forme di pittura primordiale su pietre millenarie. Rotzo, il più antico dei sette comuni, ospita un museo e un sito archeologico che raccontano di un tempo lontanissimo, le cui tracce sono rinvenibili mediante gli antichi manufatti dell’età della pietra. Il villaggio del Bostel, proprio a Rotzo, come anche il villaggio del monte Corgnon di Lusiana, sono luoghi di estremo interesse che si possono visitare facilmente. Il fascino della pittura rupestre e dei graffiti preistorici, si dispiega poi, in tutto il suo splendore, lungo le pareti rocciose della Val d’Assa e del sito del Tunkelbald.

LA CULTURA CIMBRA

Nel comune di Roana ha sede l’Istituto di lingua cimbra, l’antico dialetto di coloro che abitavano un tempo l’altopiano. Il popolo dei cimbri, di origine danese, ha lasciato un segno indelebile nella cultura del posto infatti, molti toponimi e usi linguistici in alcune zone dell’altopiano, sono un’evidente eredità del ceppo nordeuropeo. Rotzo e Roana preservano più di tutti il retaggio della lingua cimbra nel territorio. Ultimamente si pensa che le famiglie dell’Altopiano dei Sette Comuni discendano invece dai bavaresi che intorno al Mille si stanziarono nella regione.

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LA SPETTABILE REGGENZA

Dal 1300 la Spettabile Reggenza dei Sette Comuni, con Asiago capitale, incarna uno spirito di armonica collaborazione tra le realtà locali che annualmente si alternavano alla guida della regione, col benestare della Repubblica di Venezia. Elezioni popolari, ambasciatori presso altri centri di potere e uno sparuto esercito a difesa dei confini settentrionali, hanno fatto dell’altopiano uno Stato in piena regola, almeno fino ai primi dell’Ottocento. Asiago e Lusiana, Enego e Foza, Gallio, Rotzo, Roana. Questi sono gli antichi Sette Comuni. Il motto dell’altopiano risuona ancora oggi nella memoria dei suoi abitanti.

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LA GRANDE GUERRA

L’intero territorio di Asiago è stato profondamente segnato dal primo conflitto mondiale: le montagne – costante teatro delle battaglie di confine – serbano ancora oggi il ricordo di quelle lotte nei cimiteri di guerra, nelle trincee, nelle rovine delle cittadelle fortificate. Nel frattempo, la natura per oltre un secolo ha lentamente ricoperto di verde queste rovine. Oggi i Sentiero della Pace è l’emblema di un ritorno alla vita, un luogo dove vivere esperienze all’aria aperta, dove fare trekking o dei giri in bici, all’insegna dello svago e del divertimento. Il museo di Roana, dedicato alla Prima Guerra Mondiale, testimonia gli eventi del tempo.

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